SGUARDI
Fabrizio Caboni
“Sguardi è solo un titolo, ed è fittizio. Di fatto raggruppa lavori provenienti da diverse serie, accomunati dall’apparenza che nell’immagine rappresentata ci sia, appunto, uno sguardo. Potrei parlare del residuo, che dello sguardo, nella pittura, è rimasto su tela, ma c’è anche un volto, che potrebbe comunicare tramite uno sguardo, o un corpo, che per esteso includerebbe nella sua parte superiore un viso con i propri tratti anatomici capaci di comunicare tramite le proprie superfici. Tutto il corpo, in questo caso, sarebbe superficie comunicante. Ma questo è già successo, quel che vediamo nell’immagine pittorica è un dopo, è quel che rimane del motivo che mi fece scegliere questa o quell’altra immagine. Ma qual era il motivo? Forse un desiderio, forse la passione, magari la curiosità. E cosa rimane sulla tela? E chi erano le persone rappresentate? Mi ci sono mai relazionato realmente? Ciò non è importante, rimangono delle immagini, sulle quali ho lavorato, delle volte con passione, o con ossessione, altre con desiderio, spesso con la curiosità di andare oltre la superficie, scavando, coprendo, stratificando e cancellando, per far riaffiorare la sensazione, ormai lontana, divenuta memoria, di uno sguardo, di un volto, di un corpo disteso divenuto superficie.” (Fabrizio Caboni)
NO.MADE
Il cammino è il fulcro e il cuore pulsante dell’intero Caminom Project, mezzo e fine ultimo di un percorso di ricerca e scoperta che viaggia da un punto all’altro della città, da uno spazio a un altro. Prologo della nuova edizione 2022 è NO.MADE, un progetto che non ha una casa, che si muove come seguendo le impressioni e le tracce di emozioni e sensazioni suscitate da spazi differenti, da artisti sempre diversi. Un diverso approccio alla visita dell’arte in luoghi non usualmente utilizzati a questo fine.
Questa volta, Caminòm, con il progetto NO.MADE fa tappa a LumiBar con una serie di opere che creano SGUARDI ( titolo della mostra ), parte della ricerca artistica di Fabrizio Caboni. L’inaugurazione avrà luogo il 2 Marzo ore 19:00, preso LumiBar, via Porta Pile 19h.
Olio e colori si sfaldano e disgregano nelle opere di Fabrizio Caboni, in cui la figurazione torna e fa percepire la sua dirompente e inaspettata ricomparsa, la sua necessaria, realistica e cruda essenza. L’artista si fa narratore visivo di emozioni e situazioni, che sembrano bloccate in un eterno qui e ora, in un imperituro presente. (Natalie Zangari)